Progetto Erasmus Plus Play to Lead 2018-1-DK01-KA201-047082
Nonostante la pandemia i lavori continuano!
Dopo avere effettuato il test pilota del gioco, scaricabile visitando questo sito http://www.play2lead.eu/game.html e dopo averne analizzato i risultati, il gruppo di progetto si è interrogato su quale fosse il metodo migliore per aumentare la comprensione delle caratteristiche di un servant leader.
L’analisi del test pilota è stata affidata al Professore Marino Bonaiuto, associato ADi, ordinario presso l’Unversità Sapienza di Roma. L’ipotesi generale della ricerca è che i soggetti del gruppo sperimentale, partecipando al gioco, migliorino i punteggi delle competenze EntreComp e della Servant Leadership rispetto al gruppo di controllo, dal quale non ci si aspetta nessun miglioramento.
Il campione utilizzato era cosi composto : 373 soggetti (245 maschi, 124 femmine, 3 altro), età media di 12.84 anni (d.s. = 2.07), 42 soggetti danesi, 63 estoni, 247 italiani e 21 portoghesi. La classe scolastica dei soggetti varia dal primo anno di scuola elementare al secondo anno di scuola superiore. Gli studenti sono stati divisi in gruppo sperimentale (222 soggetti) e gruppo di controllo (151 soggetti). Le attività dei soggetti del gruppo sperimentale possono essere sintetizzate in 3 fasi: 1) Prima compilazione di un questionario 2) Partecipazione al gioco «Play to Lead» 3) Seconda compilazione di un questionario
I soggetti del gruppo di controllo, al contrario di quello sperimentale, non hanno preso parte a nessun gioco. Questi studenti hanno semplicemente partecipato a due somministrazioni del questionario distanziate nel tempo.
Sono state evidenziati alcuni miglioramenti nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo, tuttavia tali miglioramenti riguardano solo alcune caratteristiche.
Analizzando il campione totale è emersa una differenza significativa tra gruppo sperimentale e di controllo, che riguarda il cambiamento nel tempo dei punteggi dell’item relativo alla dimensione «Forgiveness» della Servant Leadership, ossia la capacità di perdonare gli errori altrui .
Ulteriori analisi sul sotto campione degli studenti estoni hanno fatto emergere una differenza significativa tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo, che riguarda il cambiamento nel tempo dei punteggi dell’item relativo alla dimensione «Courage» della Servant Leadership, ossia la capacità di fare ciò che è necessario fare sebbene possa avere conseguenze impopolari.
Tuttavia, in alcuni casi il gruppo di controllo sembrava migliorare maggiormente rispetto al gruppo sperimentale. In particolare per quanto concerne l’item relativo alla dimensione Empowerement della Servant Leadership: «Il capo incoraggia gli altri a proporre nuove idee».
A fronte di questi risultati, il gruppo di progetto ha deciso di costruire ulteriori strumenti che potessero migliorare la comprensione delle caratteristiche di un servant leader .
Sono quindi in fase di costruzione delle carte relative a personaggi storici che possano incarnare una delle caratteristiche fondamentali del Servant Leader. Le figure storiche sono state scelte prendendo in considerazione diversi fattori quali l’uguaglianza di genere e la multiculturalità. La descrizione delle loro azioni deve servire da esempio per le giovani generazioni, deve facilitare la comprensione delle caratteristiche del servant leader e favorire la discussione . Riportiamo qui sotto le figure storiche che sono state scelte.
caratteristica | Figura storica | Breve riassunto |
Autenticità | Nelson Mandela | Mandela disse , davanti al suo paese, di essere un umile servitore che amava il suo popolo e voleva che ognuno vivesse in libertà e uguaglianza. La sua capacità di presentarsi vulnerabile agli altri faceva parte di ciò che lo ha reso un grande leader. Le sue umili origini, la semplicità e la cortesia con cui si avvicinava a tutti gli esseri umani sono stati essenziali quanto il suo coraggio, la sua perseveranza e il suo impegno. Mandela non era modesto, ma era certamente tanto umile da poter essere un leader al servizio dell’umanità. |
Accettazione interpersonale | Abraham Lincoln | Abraham Lincoln divenne il sedicesimo Presidente degli Stati Uniti nel 1861, nel 1863 pubblicò il Proclama per l’Emancipazione con il quale si dichiaravano gli schiavi per sempre liberi all’interno della Confederazione. Liberando gli schiavi, Lincoln estese a tutti gli americani le opportunità e le libertà di cui solo alcuni godevano. Lo spirito che lo guidò fu chiaramente quello contenuto nel suo Secondo Discorso Inaugurale, ora scritto su un muro del Lincoln Memorial di Washington, D.C.: “Con cattiveria verso nessuno; con carità per tutti; con fermezza nel giusto, poiché Dio ci permette di vedere il giusto, cerchiamo di finire l’opera iniziata ; per ricucire le ferite della nazione… ” |
Umiltà | Maria Montessori | Maria Montessori pensava che il docente dovesse entrare in aula con la giusta disposizione: l’adulto deve trasformarsi in un leader servente, una persona che serve gli altri con umiltà. Sfidando le convenzioni, le norme e le aspettative sociali, Maria Montessori si è fatta strada con successo nel campo della medicina allora dominato dagli uomini, rivelando un’incredibile forza, dedizione e perseveranza. All’età di ventotto anni Maria iniziò a sostenere la sua controversa teoria secondo la quale è la mancanza di sostegno ai bambini con disabilità mentali o dello sviluppo la causa principale degli atti delinquenziali. Le riforme sociali hanno sempre interessato Maria, è sempre stata molto attiva sia nella difesa dei ruoli di genere, sia nella difesa dei bambini. |
Indicare la direzione | Florence Nightingale | Florence Nightingale ha condotto la sua vita adulta al servizio di Dio come infermiera, insegnante e autrice. Attraverso la creazione di una scuola per infermiere e attraverso i suoi scritti, Nightingale ha indicato la strada per lo sviluppo di pratiche infermieristiche standardizzate e per la creazione di una carriera professionale per le donne nel campo infermieristico. In qualità di leader Nightingale ha dimostrato coraggio nella capacità di assumere grandi rischi per ottenere cambiamenti, saggezza nella capacità di impegnarsi nelle riforme necessarie e dedizione nell’ottenere un trattamento etico per donne e bambini, fornendo assistenza sanitaria e una migliore istruzione |
Empowerment | Wangari Maathai | Wangari Maathai è nata in Kenya ed è diventata un politico e un’attivista ambientale. Premiata nel 2004 con il Premio Nobel per la Pace, è diventata la prima donna africana di colore a vincere tale onoreficienza. Il suo lavoro era spesso sgradito e considerato sovversivo nel suo paese, poiché la sua schiettezza non rispecchiava i tradizionali ruoli di genere.Mentre lavorava con il Consiglio nazionale delle donne del Kenya, Maathai ha sviluppato l’idea che le donne dei villaggi potessero migliorare l’ambiente piantando alberi per fornire una fonte di carburante e per rallentare i processi di deforestazione e desertificazione. Il Green Belt Movement, un’organizzazione da lei fondata nel 1977, all’inizio del XXI secolo ha piantato circa 30 milioni di alberi. I leader del Green Belt Movement hanno istituito il Pan African Green Belt Network nel 1986 al fine di istruire i leader mondiali sulla conservazione e il miglioramento ambientale. Grazie all’attività del movimento, iniziative simili sono state avviate in altri paesi africani, tra i quali la Tanzania, l’ Etiopia e lo Zimbabwe. |
Stewardship | José Antonio Abreu | José Antonio Abreu ha fondato “El Sistema” in un garage con 11 musicisti nel 1975. El Sistema utilizza l’educazione musicale per aiutare i bambini provenienti da contesti poveri a raggiungere il loro pieno potenziale e ad apprendere valori che favoriscano la loro crescita. El Sistema insegna non solo musica ma anche disciplina, cooperazione e cultura. C’è un concetto semplice dietro il lavoro di Abreu: per lui un’orchestra è un luogo dove i bambini imparano ad ascoltarsi ea rispettarsi a vicenda. Questa idea si è diffusa in 55 paesi, dall’Afghanistan al Galles. |
per maggiori informazioni consultare il link http://www.artfulleader.eu/en–digital-toolkit.html