UN NUOVO MODELLO PER L’APPRENDIMENTO DEGLI ADULTI

ALCUNI PUNTI IN EVIDENZA DELLA NUOVA AGENDA EUROPEA 2021-2030

a cura di Lucia Veneruso

La Risoluzione del Consiglio dell’Unione Europea del 17 dicembre 2021, su una Nuova Agenda Europea per l’Apprendimento degli Adulti 2021-2030 (NEAALL), sembra definire un approccio nuovo all’istruzione e alla formazione degli adulti che conduce ad un importante cambiamento di paradigma.

Nell’ultimo decennio, a partire dalla Risoluzione del 20 novembre 2011 su un’Agenda Rinnovata per l’Apprendimento degli Adulti (EALL), sono stati compiuti notevoli passi nella direzione del riconoscimento di tale settore quale parte fondamentale dell’apprendimento permanente e sono state avviate numerose iniziative in tal senso. Si pensi, ad esempio, all’emanazione della Raccomandazione del Consiglio del 2016 “Upskilling Pathways” sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze, considerata il più importante atto giuridico tra quelli recentemente emanati dall’UE sulla politica in materia di apprendimento degli adulti. Il considerevole lavoro svolto negli ultimi anni dalle istituzioni europee, non ha, tuttavia, prodotto i risultati sperati in termini di livelli di partecipazione all’apprendimento degli adulti.

Infatti, dalla Relazione di monitoraggio del settore dell’istruzione e della formazione per il 2020 risulta un basso livello di partecipazione degli adulti (1 su 10), con una media UE pari ad appena il 10,8 % degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni, aderenti all’apprendimento nelle quattro settimane precedenti all’indagine. Tale percentuale appare ulteriormente diminuita (9,2%) a seguito della pandemia di COVID-19 (dati Eurostat 2020)

Probabilmente, le iniziative esistenti hanno avuto una portata limitata, concentrandosi solo su determinati gruppi, invece che su tutti gli adulti in età lavorativa (ad esempio, la Raccomandazione del 2016 si rivolge principalmente alle persone scarsamente qualificate e non raccomanda di fornire sostegno finanziario ai singoli discenti).

A meno che non si intraprenda un’azione risoluta, si prevede che la partecipazione degli adulti all’apprendimento raggiungerà solo il 49 % entro il 2030, rimanendo dunque ben al di sotto dell’obiettivo del 60%, definito per il prossimo decennio. Alla luce di tale previsione, la Commissione propone un nuovo approccio per sostenere il miglioramento delle competenze degli adulti, in linea con l’Agenda per le competenze, che pone le persone al centro e le dota del sostegno e degli strumenti necessari per partecipare regolarmente ad attività di apprendimento.

Due le problematiche che sembrano inficiare i risultati conseguiti nell’AL al 2020:

  1. Insufficienza del sostegno finanziario per le persone che partecipano a percorsi formativi (ad esempio il costo dei corsi o la perdita di reddito dovuta al periodo di assenza dal lavoro per la formazione, o ancora le scarse risorse per superare gli ostacoli che impediscono di trovare del tempo da dedicare alla formazione)
  2. Insufficienza della motivazione a seguire corsi di formazione (ad esempio la mancanza di consapevolezza delle opportunità di formazione o l’incertezza del riconoscimento, da parte dei datori di lavoro, della formazione acquisita)

Nell’ Agenda Rinnovata per l’Apprendimento degli Adulti e nel suo fondamentale Allegato I, in cui si individuano 5 settori prioritari sui quali incentrare gli interventi (per una sintesi di tali punti si veda https://www.adiscuola.eu/brevi/verso-una-nuova-agenda-per-lapprendimento-degli-adulti/), viene ribadita la necessità di sostenere tutti gli adulti in età lavorativa nell’accesso alla formazione, anche per le transizioni professionali e indipendentemente dalla loro situazione lavorativa o condizione professionale, incidendo sugli incentivi e sulla motivazione delle persone. Inoltre, viene riservata una particolare attenzione alla fascia di età degli oltre 65enni, al fine di sostenerne la piena integrazione e partecipazione alla società.

Elementi di novità nella Nuova Agenda Europea per l’Apprendimento degli Adulti 2021-2030

Visione olistica

Il Consiglio dell’UE invita gli Stati membri ad impegnarsi per costruire una responsabilità condivisa da parte dell’intero Governo. Viene richiesto un incisivo collegamento tra i pertinenti ministeri e i portatori di interessi, rafforzato da un deciso impegno pubblico che conduca ad un efficace coordinamento nazionale, regionale e locale. Il Consiglio, inoltre, invita la Commissione a mantenere stretti contatti con gli Stati membri, al fine di garantire la costruzione di una struttura di governance flessibile ed efficiente che coinvolga, in particolare, il gruppo di lavoro sull’istruzione degli adulti, la rete dei coordinatori nazionali per l’apprendimento degli adulti, le attività di apprendimento tra pari e altre attività di rete

Approccio educativo e di apprendimento centrato sui bisogni del discente

Il termine bisogno, affatto utilizzato nella precedente Risoluzione sulla EAALL del 2011, appare più volte nel testo della Risoluzione del 2021. Si tratta di un approccio inusitato per l’AL che si concretizza nell’incoraggiare gli adulti ad esprimere affinità, desideri e preferenze. I programmi di istruzione e formazione offerti nel contesto dell’apprendimento degli adulti dovrebbero essere maggiormente incentrati sui bisogni del discente e sulle specificità di ciascuno: conoscenze, abilità, competenze ed esperienze pregresse. Appare preminente la necessità di migliorare l’offerta mediante una personalizzazione che crei nuove opportunità di apprendimento formale, non formale e informale per tutti, ma che siano “tagliate su misura” per ciascuno.

In linea con tale approccio, è stata avanzata da parte della Commissione europea una proposta di Raccomandazione per istituire i Conti Individuali di Apprendimento https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/PDF/?uri=CELEX:52021DC0773&from=EN che mira a garantire ad ogni persona l’accesso, lungo tutto l’arco della vita, a opportunità di formazione adeguate alle proprie esigenze. L’accumulo di diritti individuali di formazione per un periodo determinato in un “conto personale” consente alle singole persone, indipendentemente dal fatto che abbiano o meno un’occupazione, di intraprendere una formazione più lunga o più costosa, di formarsi per le transizioni tra lavori diversi o di rispondere alle esigenze emergenti, in termini di competenze, durante i periodi di crisi e nel contesto delle transizioni verde e digitale

Finanziamenti e incentivi                     

Gli Stati membri vengono sollecitati a prevedere, attraverso la cooperazione e il partenariato tra portatori di interessi a livello nazionale, regionale e locale, un finanziamento efficace ed efficiente delle iniziative in materia di apprendimento degli adulti.

Tra gli strumenti di attuazione vengono suggeriti finanziamenti continui e regolari, accanto ai quali vanno garantite sovvenzioni correlate a progetti, programmi e fondi a sostegno dell’attuazione della NEAAL 2030, oltre che strumenti pertinenti dell’UE (Erasmus+, il Fondo sociale europeo Plus etc.). Gli Stati membri vengono invitati, inoltre, a prevedere, qualora possibile, che gli incentivi finanziari, fiscali e le altre prestazioni sociali o misure compensative a livello del datore di lavoro si traducano in un maggiore impegno di quest’ultimo a favore dell’apprendimento degli adulti. Oltre a ciò, viene richiesto di prendere in considerazione l’introduzione di misure finanziarie e di sostegno di altro tipo, nonché di azioni concrete a sostegno dei discenti, ad esempio sotto forma di incentivi finanziari, quali prestiti, sovvenzioni e sgravi fiscali. 

  Sostegno allo sviluppo professionale degli educatori e dei formatori

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La professionalizzazione, nel quadro dell’apprendimento degli adulti, è essenziale per la qualità dell’istruzione e della formazione offerte. Nella NEAALL, si invita a migliorare lo status occupazionale e perfezionare l’istruzione e la formazione iniziale e continua di educatori e formatori, anche promuovendo il ricorso ad approcci di tipo integrato (online, a distanza, ibrido) e risorse (infrastrutture e attrezzature TIC) innovativi.

Particolare attenzione viene attribuita alla determinazione e alla convalida delle competenze dei professionisti del settore, la cui definizione viene considerata un valore aggiunto.  Per ciò che riguarda le competenze digitali di tali professionisti, il loro sviluppo viene ritenuto essenziale ai fini di una maggiore alfabetizzazione digitale degli adulti di tutte le età e per consentire un migliore e più esteso uso dei materiali digitali e un accesso paritario alle piattaforme di apprendimento

  Promozione della mobilità             

Accrescere le opportunità di mobilità degli adulti significa migliorare la qualità dell’apprendimento e promuovere il multilinguismo. Nella Risoluzione viene incentivato l’utilizzo del nuovo Programma Erasmus+ che offre molte e nuove opportunità per promuovere la mobilità di docenti e discenti nel settore dell’AL. Vengono raccomandati lo sviluppo e l’attuazione ulteriori di EPALE che, offrendo uno spazio dedicato alla ricerca dei partner con cui collaborare e avviare progetti, rappresenta un importante strumento di supporto al programma Erasmus+ per coloro che intendano presentare un progetto di mobilità o un partenariato strategico nel settore dell’apprendimento degli adulti

Riconoscimento di brevi esperienze di apprendimento

L’invito agli Stati membri a promuovere opportunità di apprendimento più flessibili e modulari, fornendo brevi esperienze di apprendimento per far acquisire o aggiornare specifiche competenze, rappresenta un importante elemento di novità rispetto al passato. Tale suggerimento ai Governi nazionali appare anch’esso basato sull’approccio innovativo incentrato sul discente e supera l’impostazione secondo la quale le iniziative strategiche dell’UE si debbano concentrare sull’elaborazione dell’offerta di istruzione e formazione per gli adulti (“lato dell’offerta”), piuttosto che sul processo per renderla accessibile (“lato della domanda”) che incoraggia gli adulti a farvi ricorso.

 In linea con tale impostazione, nella NEAALL viene fatto un riferimento al concetto di  Microcredenziali, per la cui promozione la Commissione ha avanzato un’altra proposta di Raccomandazione https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:10b78e47-59aa-11ec-91ac-01aa75ed71a1.0001.02/DOC_1&format=PDF Attraverso l’istituzione delle Microcredenziali sarà possibile promuovere la qualità, la trasparenza e il riconoscimento di brevi programmi di formazione. Ciò aiuterà le persone ad adattarsi all’evoluzione delle esigenze del mercato del lavoro e garantirà il riconoscimento, da parte dei datori di lavoro attuali e futuri, degli sforzi fatti per la frequenza dei singoli programmi di formazione. Tale iniziativa, insieme a quella relativa ai Conti Individuali di Apprendimento succitata, integra una serie di strumenti menzionati nel Piano d’Azione sul pilastro europeo dei diritti sociali del marzo 2021 e potrà contribuire ad ampliare e rafforzare le opportunità di apprendimento lungo tutto l’arco della vita

Monitoraggio e Traguardi

 Il sistema di monitoraggio del settore dell’apprendimento degli adulti ha compiuto i primi passi nel 2011, come risulta dalla Risoluzione EAALL, in cui appare debolmente richiamato. Nella NEAALL, il monitoraggio del processo e dei risultati viene ben definito e viene delineata una precisa strategia al riguardo. Non a caso l’intero Allegato II è dedicato ai “Traguardi e Indicatori a livello di UE” con lo scopo di stabilire precisi indicatori per valutare il rendimento medio europeo nell’apprendimento degli adulti. Entro il 2025 almeno il 47 % degli adulti di età compresa tra i 25 e i 64 anni dovrebbe aver partecipato ad attività di apprendimento nei 12 mesi precedenti. Per il 2030 il livello di partecipazione dovrebbe raggiungere il 60 %.

Solo monitorando i progressi con dati comparabili e affidabili, che tengano conto delle diverse situazioni nei singoli Stati membri, sarà possibile identificare le sfide e contribuire all’elaborazione di politiche fondate su elementi concreti a supporto delle priorità strategiche delineate nella NEAAL 2030. La Commissione viene invitata a presentare al Consiglio una panoramica sistematica e una tabella di marcia, aggiornate periodicamente, su politiche, strumenti di cooperazione e di finanziamento, iniziative previste e in corso a livello dell’Unione, quali i percorsi di miglioramento del livello delle competenze o Erasmus+, che contribuiscono alla realizzazione della Nuova Agenda.

Inclusione

Alla tematica dell’inclusione sociale non viene fatto un riferimento generico, come nella precedente Risoluzione, ma ad essa viene dedicata una parte importante del Settore Prioritario 4 in Allegato I. Gli Stati membri vengono invitati ad assegnare le risorse destinate all’apprendimento degli adulti in maniera equilibrata, prendendo in considerazione modelli di finanziamento basati su responsabilità condivise e su un forte impegno pubblico. La finalità è quella di tutelare i gruppi di adulti provenienti da un contesto svantaggiato, o che presentano disabilità, o ancora che sono esposti ad altri fattori che possono generare esclusione. Si suggerisce di prendere in considerazione incentivi per eliminare gli ostacoli alla partecipazione di tali gruppi (mancanza di tempo per studiare, scarse competenze di base, scarse competenze professionali, inaccessibilità, bassi livelli di motivazione etc.)

In conclusione

Se si mettono a confronto le Risoluzioni del 2011 e del 2021 sembra evidente la difformità dell’impostazione politica e pedagogica dei due Documenti, un’impostazione che va a concretizzarsi anche in un diverso e maggiore livello di dettaglio della NEAALL. L’impianto pragmatico di quest’ultima viene reso evidente sia dall’individuazione di precisi strumenti di attuazione declinati all’interno degli inviti rivolti agli

Stati membri e alla Commissione, sia dalla specificità dei 3 Allegati. Appare evidente che il Consiglio dell’UE, attraverso indicazioni più precise, abbia voluto imprimere una spinta propulsiva al cambiamento di un modello ormai obsoleto. Il nuovo paradigma riflette i cambiamenti sociali avvenuti nell’ultimo decennio ed evidenzia i progressi fatti nello sviluppo del settore dell’educazione degli adulti. Di certo, la pandemia tuttora in corso, i cambiamenti climatici, lo sviluppo delle tecnologie stanno contribuendo ad un ripensamento dell’istruzione e della formazione degli adulti e accrescendo la consapevolezza dell’importanza di rendere più concrete le scelte politiche rivolte all’apprendimento permanente, affinché esso si affermi come stile di vita condiviso da tutti

Parimenti, la transizione verde richiede una riqualificazione dell’AL, in quanto il processo di trasformazione ecologica, ormai indifferibile, esige nuove competenze per raggiungere gli ambiziosi obiettivi contenuti nel Green Deal europeo.

Si auspica che il rinnovato cammino intrapreso mediante la NEAALL sia utile a supportare gli Stati membri nel lavoro per la realizzazione di sistemi globali, di qualità e inclusivi per l’apprendimento degli adulti, pur nella diversità dei modelli di apprendimento di ciascun Paese, al fine di rendere le economie e le società europee più forti e più resilienti