Le politiche per l’educazione degli adulti nell’anno europeo delle competenze- conferenza annuale EBSN

A cura di Silvia Faggioli

Il 15 e 16 giugno 2023, si è svolto a Pecs, Ungheria, il convegno annuale della rete EBSN (European Basic Skills Network) di cui ADi fa parte. Numerosi e interessanti, gli interventi che si sono succeduti in questi due giorni di formazione e dibattiti. Per una panoramica delle presentazioni si può consultare il padlet a questo indirizzo https://padlet.com/progress2/ebsn-conference-2023-gd30xk46id1gviw0

Riportiamo, in questa breve, la traduzione dell’intervento di Sofie Doškářová, Policy Officer per la Commissione Europea.

L’intervento di Sofie si è aperto con una discussione sull’anno europeo delle competenze, il suo contesto e gli obiettivi. L’Anno europeo delle competenze è stato adottato, con decisione della commissione europea, l’11 maggio 2023 e si svolgerà durante il periodo che va dal 9 maggio 2023 all’8 maggio 2024.

Quali sono le motivazioni che hanno portato la Commissione Europea a proclamare l’anno delle competenze? Il motivo principale resta la carenza di competenze e personale qualificato necessari al mondo del lavoro. I seguenti dati illustrano bene la discrepanza tra le competenze acquisite e quelle richieste:

  • 28 occupazioni, le quali impiegano il 14% della forza lavoro nell’UE (27 milioni di persone), hanno mostrato carenze di personale nel 2020
  • Il 77% delle aziende ha dichiarato, nel 2019, di fare fatica a trovare dipendenti con le competenze richieste
  • La quota di adulti che partecipa alla formazione resta bassa, è stimata attorno al 37%
  • oltre il 90% dei posti di lavoro richiedono competenze digitali, tuttavia il 54% della popolazione adulta in Europa ha competenze digitali di base

I pilastri Europei per lo sviluppo dei diritti sociali (2021- 2030) sanciscono i seguenti obiettivi:

  • entro il 2030 almeno il 78% di tutti gli adulti tra i 20 e i 64 anni deve essere impiegato (il tasso di occupazione nel 2019 è al 73,1%)
  • entro il 2030 il 60% di tutti gli adulti deve annualmente partecipare alla formazione (la percentuale nel 2016 è stata del 37.4%)
  • entro il 2030 il numero di persone a rischio povertà ed esclusione sociale va ridotto di 15 milioni (nel 2019 tale dato raggiungeva i 91 milioni di persone)

L’anno europeo delle competenze è necessario per promuovere il miglioramento delle competenze e la riqualificazione. Pertanto la commissione ha aumentato gli investimenti in questo campo, intende rafforzare lo sviluppo di cooperazioni, vuole riuscire a soddisfare le aspirazioni delle persone favorendo al contempo lo sviluppo delle competenze necessarie al mercato del lavoro, vuole attrarre da paesi terzi, talenti con le necessarie competenze.

Sofie è quindi passata ad illustrare le iniziative “chiave” delle politiche europee per lo sviluppo delle competenze. Il 17 gennaio 2023, la Commissione ha divulgato una comunicazione su “riconoscere i talenti nelle regioni” (Harnessing talent in regions https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/IP_23_145 ).

Successivamente si prevede di sviluppare un secondo work package che porterà ai seguenti risultati

  • Una Proposta per una Raccomandazione sui fattori necessari a sviluppare un’educazione digitale di successo
  • Una Proposta per una Raccomandazione su come migliorare la fornitura di competenze digitali nell’istruzione e formazione
  • Lancio dello studio pilota per lo sviluppo di un certificato per le Competenze digitali europee
  • Un framework di qualità rinforzata per i tirocini

Seguirà un terzo workpackage con lo sviluppo dei seguenti prodotti

  • Un pacchetto per il riconoscimento delle Qualifiche professionali di cittadini provenienti da paesi terzi
  • Lancio dell’Accademia delle competenze per la Cybersecurity
  • Proposta per una Raccomandazione che aggiorni il quadro delle mobilità per l’apprendimento

Infine un quarto workpackage avrà i seguenti obiettivi:

L’attenzione della Commissione Europea continua a concentrarsi anche sullo sviluppo della Raccomandazione “Upskilling Pathways” (https://adiscuola.it/rivista-telematica-adi-settembre2019/1-titolo-6/)

Il gruppo target della raccomandazione è costituito da persone adulte con bassi livelli di competenze. Gli obiettivi principali sono:

  • fornire livelli minimi indispensabili di competenze alfanumeriche e digitali
  • ampliare le competenze
  • incoraggiare le persone ad acquisire una qualifica

Viene raccomandato un approccio in tre fasi:

1- Valutazione delle competenze iniziali
2- Fornitura di un’offerta formativa personalizzata e flessibile
3- Validazione e riconoscimento delle competenze acquisite

Si è ora nella fase di valutazione dell’implementazione della raccomandazione nei diversi stati membri, al fine di monitorare i progressi effettuati. La valutazione riguarda il periodo 2016-2021 e considera i 27 paesi dell’Unione. Si prevede la pubblicazione dei risultati nel luglio 2023. Uno studio di supporto esterno è già disponibile a questo link Publications catalogue – Employment, Social Affairs & Inclusion – European Commission (europa.eu)

Un’ulteriore iniziativa della Commissione Europea si intitola “Learning Accounts”.

Si tratta di una raccomandazione consultabile al seguente link https://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2022/06/16/council-recommendation-on-individual-learning-accounts-to-boost-training-of-working-age-adults/ .

Con essa si intende offrire alle persone in età lavorativa, un budget da spendere in formazione per migliorare le competenze e l’occupabilità, indipendentemente dal fatto che essi siano effettivamente occupati o meno. Il Consiglio raccomanda agli Stati membri di prendere in considerazione l’istituzione di “assegni” individuali per l’apprendimento, come mezzo per responsabilizzare le persone. Questo favorirebbe la partecipazione ad una formazione in linea con le esigenze del mercato del lavoro, facilitandone l’accesso o il permanervi. Si raccomanda – se gli Stati membri decidono di istituire assegni individuali per l’apprendimento – di mettere in atto un “quadro di riferimento abilitante”.

Il quadro di riferimento abilitante deve comprende misure atte a promuovere l’utilizzo effettivo degli assegni individuali di apprendimento. Il quadro deve quindi mettere in atto azioni che vanno dal garantire l’esistenza di servizi per l’orientamento professionale e la convalida degli apprendimenti, alla creazione di un registro pubblico aggiornato riguardante la formazione, allo sviluppo di un portale digitale nazionale per l’accesso all’assegno di apprendimento e alla navigazione nel registro.

Al vertice sociale di Porto, che si è svolto nel maggio 2021, i leader dell’UE hanno accolto con favore la sfida, a livello europeo, di arrivare entro il 2030 ad avere il 60% di tutti gli adulti impegnati in azioni di formazione ogni anno. Questa raccomandazione mira ad aiutare gli Stati membri a raggiungere l’obiettivo.

Nell’ambito dell’agenda europea per le competenze, la Commissione valuta in che modo l’iniziativa europea può contribuire a colmare le lacune esistenti nella formazione e aiutare gli adulti a gestire con successo le transizioni nel mercato del lavoro. La valutazione si avvarrà di ampie consultazioni con gli Stati membri, le parti sociali e altre parti interessate.

Sofie ha poi proseguito la sua ricca presentazione illustrando il Programma di apprendimento reciproco, The Mutual Learning Programme (MLP).

Il Programma di apprendimento reciproco (MLP) nell’ambito della Strategia europea per l’occupazione (SEO) European Employment Strategy, mira a:

  • sostenere, coordinare e incoraggiare l’apprendimento reciproco, tra gli Stati membri dell’UE, al fine di favorire il cammino verso il raggiungimento degli obiettivi della strategia europea per l’occupazione,
  • incoraggiare le opportunità di apprendimento reciproco con conseguente ricadute politiche a livello europeo e nazionale,
  • diffondere ad un ampio pubblico i risultati del MLP e il loro contributo alla Strategia europea per l’occupazione.

L’MLP, Mutual Learning Programme, (articolo 149 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea – TFUE) è uno strumento importante per il coordinamento europeo (open method of coordination) nel campo della politica occupazionale.

Partecipano al programma sei stati membri: Belgio, Francia, Italia, Polonia, Romania, Croazia. Ogni stato ha creato una delezione di otto persone. Si sono svolti, finora, due seminari a Bruxelles, un webinar on line ed attività nei diversi stati membri.

Concludiamo questa breve con una carrellata dei principali strumenti europei a sostegno della politica delle competenze:

E dei principali networks europei