Due interventi tratti dalla Conferenza Internazionale EBSN 2022

“Learning From The Past, Preparing For The Future – Basic Skills For Adults In 2030”

Tutti gli interventi e la “Conference Declaration” si possono trovare su Padlet a questo link https://padlet.com/progress2/ebsnconference2022

La partecipazione al convegno di 6 docenti ADI è stata sostenuta dal progetto Erasmus Plus “Basic Skills in Adult Education and Training”, Grant Agreement 2020-1-IT02-KA104-077917

Riportiamo di seguito gli interventi di due speaker,  gli interventi sono stati tradotti da Alessandra Chirieleison e Concetta Gagliano, come parte integrante della loro formazione necessaria per la partecipazione al progetto Erasmus Plus KA1.

Il primo intervento riguarda le considerazioni scaturite da uno studio Albanese sugli effetti della pandemia sui docenti e sull’apprendimento nelle scuole professionali di Tirana. A questo proposito ricordiamo che ADi sta sviluppando il progetto Erasmus Plus “ I TEACH WELL “ che ha come focus proprio le lezioni apprese durante la pandemia e il sostegno ai docenti nell’utilizzo della tecnologia necessaria alle lezioni on line.

Il secondo intervento, tradotto da Alessandra Chirieleison si concentra sull’auto apprendimento e sul suo sviluppo in contesti informali e formali.

L’impatto della pandemia covid-19 sugli insegnanti Abanesi degli Istituti Professionali:  sfide e lezioni apprese, come si possono aiutare gli insegnanti a fornire un insegnamento efficace di tipo blended?

Libera traduzione di un intervento di Entela Gyla, Researcher&Career Adviser, effettuato durante il convegno internazionale EBSN di Giugno 2022

Entela Gyla

Lo studio effettuato da Albanian Skills (https://www.albanianskills.org/) ha investigato l’effetto della pandemia sull’ attività degli insegnanti delle scuole professionali di Tirana. Si sono effettuate analisi di dati raccolti attraverso interviste semi-strutturate e focus groups. I professionisti interessati al campo di ricerca hanno avuto l’opportunità di coinvolgere altri colleghi.

La creazione della ricerca e delle domande correlate si è ispirata allo studio “Pandemic Design for the Future: Perspectives on Teachers during COVID- 19”di Jillianne Code, Rachel Ralph e Dipartimento di studi di Kieran Forde e Pedagogia, University of British Colombia, Vancouver Canada.

COMPETENZE PER QUANTO CONCERNE L’USO DELLA  TECNOLOGIA

Si è scoperto che solo gli insegnanti di tecnologie informatiche avevano sufficienti conoscenze riguardanti alcuni dei programmi introdotti, sebbene non li avessero mai  utilizzati in precedenza per l’insegnamento. Lo studio ha messo in evidenza numerose difficoltà nell’utilizzo di tali  programmi. La maggior parte degli intervistati ha affermato che anche gli altri colleghi non possedevano le necessarie conoscenze dei programmi informatici da utilizzare durante l’apprendimento online. Gli insegnanti conoscevano solo programmi di base come Word o PowerPoint . L’apprendimento on line si è rivelato meno efficace rispetto a quello in presenza. Comunicare con gli studenti risultava molto difficile e sono sorte difficoltà nell’adattare il curriculum alla metodologia on line. Nonostante questo i docenti e gli studenti hanno iniziato a scoprire nuovi modi per trasmettere e presentare le informazioni, quali la creazione di video, brevi documentari, presentazioni eccetera

UGUAGLIANZA E ACCESSO A INTERNET

Tutti gli insegnanti hanno affermato che la maggior parte degli studenti non disponeva di attrezzature tecnologiche adeguate per l’apprendimento on line. In alcuni casi, i docenti stessi non possedevano i necessari strumenti tecnologici.

MOTIVAZIONE

Gli insegnanti non erano sufficientemente motivati ​​durante l’apprendimento online, poiché gli stessi studenti erano fortemente riluttanti a partecipare a tali lezioni. Lavorare da casa aumentava lo stress e la pressione sui docenti, soprattutto quando dovevano occuparsi contemporaneamente della famiglia o di altri impegni. La situazione contingente rendeva il loro lavoro più stressante. Per contro gli studenti si sono sentiti più liberi di parlare e discutere durante gli incontri online rispetto alle lezioni in presenza.

CONSOLIDARE LE CONOSCENZE

Durante gli anni della pandemia gli insegnanti si sono avvicinati alla tecnologia e hanno sviluppato nuove competenze. Tuttavia questa conoscenza deve essere ulteriormente sviluppata e consolidata. Con il ritorno in classe i metodi online non sono più stati utilizzati.

CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI

La pandemia ha messo in rilievo l’importanza dell’uso della tecnologia nelle nostre vite e soprattutto nel lavoro degli insegnanti. L’uso delle tecnologie si è rivelato una sfida anche per gli insegnanti delle scuole professionali. E’ emersa con forza la necessità di migliorare i metodi di insegnamento, compresi i metodi digitali. L’accesso e l’uguaglianza nella tecnologia per insegnanti e studenti dovrebbe essere al centro di nuove iniziative da parte delle istituzioni. La fornitura di attrezzature e Internet dovrebbe essere uno dei passaggi chiave per ottenere la digitalizzazione del sistema educativo. Formare gli insegnanti a sviluppare buone pratiche di insegnamento online potrebbe aiutare a migliorare i risultati dell’apprendimento.

L’auto-apprendimento è la nuova normalità

Traduzione e rielaborazione di un intervento di Satya Brink da parte di Alessandra Chirieleison

Satya Brink

Satya Brink [Ricercatrice Indipendente, Canada. Affiliata con ENCELL Centre for Lifelong Learning, Jönköping University, Svezia] è una consulente internazionale, specializzata in ricerca educativa, analisi politiche e consulenza politica strategica. È stata direttrice del National Learning Policy Research team del governo canadese (2003-2010), co-presidente del Governing Board dell’OCSE per PIAAC, noto anche come Survey of Adult skills. Ha numerose pubblicazioni al suo attivo e ha presentato ricerche internazionali.

Riportiamo la traduzione del suo intervento:

L’epidemia da Covid 19 che abbiamo conosciuto negli ultimi anni, ha portato ad una rivoluzione delle nostre vite sotto diversi aspetti. Anche il settore educativo ne ha risentito profondamente ed è stato caratterizzato da una serie di importanti cambiamenti che lo hanno coinvolto (e sconvolto) a tutti i livelli:

  • l’infrastruttura didattica ne ha risentito a causa di  : insegnanti malati, lezioni sospese, finanziamenti insufficienti, risorse di apprendimento non adeguate, problemi di connessione
  • le scelte e le opzioni di apprendimento si sono ridotte a causa di: riduzione dell’offerta formativa , mancanza di assistenza individuale e di apprendimento in presenza
  • i programmi e i tempi di erogazione sono stati sconvolti,  numerosi sono i fattori che hanno contribuito: chiusura di enti di formazione e scuole, cancellazione di lezioni, incertezza riguardo alle future opzioni di apprendimento
  • il processo di apprendimento è stato progressivamente rivoluzionato: vi è stato un passaggio dalla formazione in presenza a forme ibride o miste fino alle lezioni a distanza
  • gli esiti formativi ne hanno fortemente risentito, si sono registrate : perdite di competenze, ritardi nell’apprendimento, conseguimenti di risultati inferiori rispetto agli anni precedenti

Di conseguenza, si è reso necessario implementare un altro modo di acquisire conoscenze accanto a quello tradizionale, attraverso un processo di apprendimento autogestito. Il self learning, che di per sé non è una novità, ha così conosciuto una popolarità mai avuta prima e a sua volta ha richiesto di essere ripensato e rivitalizzato rispetto al modello passato. Essere responsabili del proprio apprendimento consiste nel decidere autonomamente che cosa imparare, come imparare e quali azioni siano necessarie per arrivare a raggiungere i risultati desiderati. Fa parte del processo di autoapprendimento anche la capacità di valutare dapprima il grado di approfondimento che si vuole ottenere e poi quello effettivamente raggiunto.

I vantaggi di una costruzione personale del proprio apprendimento sono molteplici. Sul piano didattico, l’autoapprendimento si traduce in corrispondenza fra argomenti di studio e bisogni reali,  scelta di tempi, luoghi e metodi comodi e adeguati alle proprie esigenze, autonomia nel valutare la rilevanza e l’utilità personale di quanto si sta apprendendo collegandolo alle conoscenze preesistenti, creazione del proprio sapere, facoltà di monitorare i progressi, possibilità di mostrare le conoscenze e le competenze acquisite.

Dal punto di vista delle competenze, la capacità di imparare ad imparare e il pensiero critico vengono potenziati dal self learning.

Ulteriori risultati positivi sono lo sviluppo di indipendenza, autostima, spirito di iniziativa e intraprendenza.

Ma in concreto, come si articola un percorso di autoapprendimento?

Il primo passo è quello di valutare il punto di partenza: quali sono le effettive conoscenze di cui già si dispone.

Quindi si passa a individuare i propri bisogni, sia immediati che futuri, in termini di conoscenze e competenze. Appare evidente che avere la consapevolezza delle proprie esigenze educative, significa aver chiari gli obiettivi che ci si pone e le lacune che si ha bisogno di colmare per raggiungerli.

È consigliabile iniziare gradualmente, ponendosi prima i traguardi che vengono percepiti come più desiderabili e focalizzandosi su un argomento prioritario alla volta. Le attività complesse vanno suddivise in porzioni più piccole.

Almeno una parte del processo di apprendimento avviene generalmente in contesti formali, dove va stipulato un patto educativo che comprenda contenuti, aspettative, criteri di valutazione, feedback, crediti.

Non esistono un metodo e un ritmo giusti in assoluto, ma modi di procedere e tempi che funzionano individualmente ed è su quelli che ci si deve orientare.

Poter contare su una rete di sostegno all’apprendimento, ad esempio i compagni di studio, è senz’altro di supporto.

Il processo di apprendimento va verificato in itinere, nella vita reale ed eventualmente corretto e integrato.

I progressi devono essere monitorati, valutati in modo obiettivo e registrati nel portfolio personale.

Una volta che si è raggiunto un risultato si può passare a considerare step successivi, in un percorso formativo permanente che consenta di seguire un ordine funzionale al raggiungimento degli scopi individuali.