Progetto Erasmus Plus SkillsAct4Vet (2019-1-ES01-KA202-065610)
In questo breve articolo ci concentreremo sulla competenza “ followership” e su come essa sia stata sviluppata durante il progetto SkillsAct4Vet . Forniremo definizioni e spunti interessanti da provare con i nostri studenti in aula.
Breve definizione
La followership è la capacità di supportare il capo (o la persona di riferimento) sul posto di lavoro, assumendosi la responsabilità di raggiungere l’obiettivo comune partecipando attivamente a qualsiasi compito o cambiamento necessario nel gruppo. È la capacità di dimostrare competenze collaborative, fiducia nei membri del gruppo e capacità di coesione. La followership include anche il pensiero critico, l’autonomia e la capacità di supportare un leader.
Difficoltà a cui risponde questa abilità
Quando un’azienda decide di accettare e ospitare un tirocinante, essa cambia leggermente la routine e le procedure e regole per inserire una nuova persona “inesperta” nel team. Le persone coinvolte in questo adattamento sono quelle attive in tutte le fasi del tirocinio in cui lo stagista è coinvolto: tutor, project manager, colleghi coinvolti nelle stesse attività. Il successo del tirocinio dipende molto dal modo in cui l’azienda si prepara ad ospitare il tirocinante, ma ancora di più dal modo in cui il tirocinante stesso si inserisce in quell’azienda e fa suoi gli obiettivi aziendali.
La followership è la capacità di supportare gli altri membri del team, come il tutor, il manager, un altro collega, ed essere attivamente coinvolti nella definizione e nel raggiungimento di un obiettivo comune.
Uno dei punti di vista errati di questa importante soft skill, è la concezione tradizionale secondo la quale i leader sono attivi e i seguaci sono passivi. Questo è sbagliato e contribuisce a idee sbagliate sulle funzioni organizzative di superiori e subordinati. I comportamentisti ora riconoscono che i seguaci attivi influenzano i leader ad ogni livello della gerarchia e che la leadership stessa è un processo, non una singola persona.
Ci sono molti miti sulla followership:
- È un ruolo minore.
- È solo la preparazione per diventare un leader.
- Una volta che sei un leader non sei più un seguace ( follower).
- Devi essere un buon seguace per essere un buon leader.
- Seguire è un comportamento passivo. È facile.
Un’efficace formazione per la promozione della followership in classe è impegnativa a causa dei messaggi dei media che prediligono la leadership, gli schemi mentali degli studenti che ignorano la followership e i pregiudizi culturali contro di essa. Gli studenti universitari e i laureati sono spesso resistenti all’idea di followership. La followership è stata spesso interpretata come una leadership messa in atto male o come l’ accontentarsi di una posizione inferiore. Negli ultimi anni, gli atteggiamenti hanno iniziato a cambiare anche grazie ai social media e gli studenti hanno notato come sapere essere un buon “ follower” è una parte importante e sana in una relazione reciproca e che non ha connotazioni negative.
Gli stagisti a breve termine rimangono in un’azienda per un periodo di tempo limitato e non sempre possono partecipare a un processo completo dall’inizio alla fine (ad esempio ad un intero progetto). Il più delle volte possono contribuire solo a una parte di esso. Date queste circostanze, è fondamentale che ogni stagista si senta parte di un quadro più complesso e che anche l’ultimo arrivato possa sentirsi importante.
Gli studenti, a volte, possono sentirsi poco qualificati, in quanto sono in un processo di apprendimento e a loro possono essere affidati compiti semplici, per lo meno all’inizio del tirocinio nella nuova azienda. Formare il loro lato “follower” e renderli consapevoli dell’importanza di questa capacità, farà la differenza nel loro approccio all’esperienza all’estero.
Indicatori comportamentali
Ci sono alcuni indicatori comportamentali nel senso di modelli comportamentali, che possono aiutare gli studenti in mobilità a sviluppare followership in azienda:
- Sostenere il manager o il capo, empatizzando con il loro umorismo, per esempio.
- Promuovere rapporti di lavoro collaborativi e rispettosi, riducendo le lamentele e discorsi negativi
- Essere impegnati nel lavoro, concentrandosi sui principali risultati finali oltre che sui singoli compiti specifici
- Sentirsi coinvolti in una squadra, collaborare con gli altri e fare uno sforzo in più se necessario,
- Aiutare i colleghi anche se non c’è profitto personale, ad esempio se è necessario uno sforzo in più per rispettare una scadenza.
- Esprimere accordo con gli obiettivi del gruppo
- Sentirsi responsabili anche in situazioni difficili, e assumersi la responsabilità di possibili errori, non incolpando le circostanze difficili
- Sostenere i colleghi che stanno attraversando difficoltà
- Esprimere il proprio punto di vista in modo positivo evitando qualsiasi critica,
- Mostrare piacere nel ricevere feedback e condividere idee con i capi
- presentare contributi che possano essere considerati costruttivi dai capi
Perché questa abilità è importante per gli studenti in mobilità e quali sotto-competenze sono associate ad essa
Una buona followership è caratterizzata dalla partecipazione attiva alla vita aziendale e al perseguimento di obiettivi comuni. Ciò significa che la followership è l’abilità che consente allo studente di lavorare in modo indipendente, di essere responsabile delle proprie azioni e di assumersi la responsabilità dei compiti necessari per portare a termine il lavoro. Quando lo studente inizia ad avere un’esperienza lavorativa in una nuova azienda ovviamente nessuno può aspettarsi che si assuma la piena responsabilità di ciò che fa o che sia assolutamente indipendente, ma avere l’inclinazione a lavorare in modo indipendente e ad essere responsabile, può aiutare l’azienda a dare allo studente compiti più interessanti da svolgere. Il follower mostra un coinvolgimento forte con il gruppo dell’azienda ospitante e questo è fondamentale per il successo di un’esperienza come la mobilità all’estero. L’impegno può essere dimostrato verso l’azienda ospitante, ma anche verso un Progetto (es. progetto ErasmusPlus), o verso la scuola che fornisce la possibilità di formarsi all’estero.
Secondo molti esperti, quando una persona ha competenze di followership, è più disposta a diventare un buon leader. In realtà, nel saggio “Elogio dei seguaci” di Robert Kelley, pubblicato nel 1988, e ancora considerato uno degli studi più importanti sulla leadership, e di conseguenza sulla followership, il contributo del leader influisce solo sui risultati per il 15%, mentre il resto dipende dai collaboratori.
Ecco una serie di abilità secondarie che un buon follower dovrebbe avere:
Abilità tecniche: Investire nell’apprendimento continuo e nelle competenze tecniche testimonia una buona capacità di followership, in quanto il leader e il team devono fidarsi delle competenze dei colleghi a cui delegare compiti.
Volontà di imparare (continuamente): Un buon dipendente / collega / borsista si prende cura della sua formazione continuamente e non si ferma mai nell’auto-miglioramento.
Spirito critico: Un buon follower è colui che ha sempre in mente il bene dell’azienda e non il proprio interesse personale. Eventuali critiche che possono essere affrontate hanno come obiettivo principale un miglioramento generale per l’intero gruppo.
Sapersi organizzare: E’ una competenza strettamente correlata con la capacità di gestire il tempo e con la proattività
Capacità di lavorare in squadra:Il successo è il raggiungimento degli obiettivi del gruppo e non il raggiungimento della gloria o l’autopromozione.
Courage: Ossia sapersi assumersi la responsabilità delle proprie decisioni e azioni.
Sincerità: Non mentire mai sui propri errori. Meglio ammetterli e pensare subito a un modo per sistemare la situazione, invece di inventare scuse e giustificazioni davanti al superiore. Non mentire mai sui risultati raggiunti dagli altri e riconoscere i loro meriti.
Fonti
- https://www.pmi.org/learning/library/importance-of-effective-followers-5887
- Questo articolo descrive la followership come aspetto complementare della leadership:
https://iveybusinessjournal.com/publication/followership-the-other-side-of-leadership/ - Il video, dal repertorio di Ted.ED, mostra con la metafora della Danza, la stretta relazione tra followership e leadership:
https://ed.ted.com/best_of_web/ypFEhSjj - Questo articolo è apparso per la prima volta sulla Harvard Business Review nel 1988. Esalta i benefici dell’atteggiamento di followership nei gruppi, attraverso esempi pratici e mostrando 5 diversi modelli di followership:
https://hbr.org/1988/11/in-praise-of-followers - Questo video Tedx mostra come Followership e Leadership siano due facce dello stesso processo di creazione:
https://www.youtube.com/watch?v=dWfqWy3Gfmg
Attività per sviluppare followership
Come usare gli esercizi
In questa sezione si trovano due Esercizi per l’insegnante da utilizzare per dimostrare l’importanza della Fellowership. Il primo esercizio è pensato per essere svolto singolarmente, mentre il secondo è un’attività di gruppo. Gli Esercizi aiutano ad elaborare la soft skill, offrendo attraverso il gioco, una metafora della situazione della vita reale.
Le seguenti riflessioni e discussioni, mostrano come gli esercizi stessi costituiscano un momento di esercitazione, rivelando anche una strategia per allenare efficacemente le Soft Skills.
Risultati di apprendimento
Risultati di apprendimento per i formatori:
- Acquisire una definizione di “Followership” nel contesto della mobilità per gli studenti
- Comprendere gli elementi comportamentali legati alla Followership come soft skill da applicare nelle esperienze di mobilità a breve termine all’estero
- Riconoscere le sotto-abilità, all’interno della Followership, correlate con il comportamenti degli studenti
I formatori saranno in grado di guidare gli studenti a:
- Sviluppare un atteggiamento collaborativo
- Rafforzare il loro impegno nel progetto/stage/attività formativa
- Aumentare la responsabilità nei confronti della mobilità e delle attività (anche in situazioni difficili)
- Incoraggiare la sincerità nell’esprimere i feedback
- Gestire la tempistica e la comunicazione all’interno di un team
Attività numero 1 : Sviluppo del team attraverso l’analisi delle competenze
Fonte: Questa attività è stata sviluppata da Etctoolkit.org.ukctoolkit.org.uk
http://files.eun.org/I-LINC/entrelearn_entrepreneurial_learning_toolkit_for_teachers.pdf
Note: Nel 2017, Adi (partner skillsAct4VET) ha stabilito una cooperazione con European Schoolnet per tradurre Entrelearn. La traduzione è stata pubblicata per la prima volta nel 2017 nel sito “I LINC”, I LINC è un progetto Horizon 2020 che si è concluso nel 2017. http://www.eun.org/projects/detail?articleId=676311Entrelearn contiene più di 65 attività di apprendimento imprenditoriale. Entrelearn è strettamente connesso con EntreComp : The Entrepreneurship Competence Framework, creato dalla Commissione europea. Adi ha presentato il framework insieme ad una delle autrici (Margherita Bacigalupo) durante la conferenza internazionale ADi. Il terzo documento collegato a Entrelearn e EntreComp è “EntreComp in azione”. Silvia Faggioli ha lavorato come valutatore esterno per EntreComp in azione prima del suo rilascio.
Materiali necessari
Carta o lavagna a fogli mobili, matite, computer o telefoni cellulari
tempo necessario stimato
2 ore
Descrizione e linee guida.
Questa attività mostra come l’autoconsapevolezza e l’autoefficacia si applichino sia alle squadre che agli individui. Subito dopo aver presentato una sfida si chiede agli studenti del gruppo di identificare i ruoli necessari per raggiungere e svolgere un compito. Il compito potrebbe essere una ricerca, un progetto. In primo luogo, si chiede agli studenti di identificare il numero e il tipo di ruoli richiesti per completare il compito, il progetto o la sfida di gruppo. In genere, si concentreranno sui risultati del progetto, assicuratevi, tuttavia, che pensino anche alle competenze necessarie all’interno del gruppo, come la capacità di comunicare; di guidare il gruppo; di organizzarlo; di essere paziente; di sapere ascoltare. Utilizzando la lavagna a fogli mobili, possono iniziare a descrivere queste responsabilità. Alcune delle loro abilità possono collegarsi direttamente ai ruoli, altre possono essere elementi autonomi che desiderano vedere nel team e questi possono essere identificati sui Post-it. Fornite foto delle persone o una nuova lavagna a fogli mobili e chiedete loro di presentare i ruoli richiesti per svolgere il lavoro/affrontare la sfida. Questo può essere presentato a turno a tutta la classe, oppure si può creare una “vetrina” che includa il lavoro/progetto e le soluzioni proposte per i ruoli e le competenze.
Esempi di sfide
- agli studenti viene fornito un elenco di progetti di beneficenza e devono svolgere i seguenti compiti entro un determinato periodo di tempo: Trovare informazioni su ciascun progetto Scegliere 1 progetto Spiegare perché è stato scelto quel progetto Presentare alla classe il progetto spiegando i motivi alla base della scelta Le diverse presentazioni sono votate dagli altri gruppi.
- Chiedete agli studenti di realizzare acquisti fittizi con 20 € per preparare una festa di compleanno per gli amici invitati. Per conoscere il prezzo di determinati articoli, possono cercare su Internet o utilizzare i volantini di alcuni negozi (puoi prepararli per gli alunni). Gli alunni prima scrivono in gruppo ciò che vogliono comprare per la festa (cibo, bevande, decorazioni …). Fanno un elenco di tutti gli articoli e aggiungono un prezzo a ciascuno. Poi devono stare dentro i 20 €, quindi probabilmente dovranno dare priorità e scendere a compromessi all’interno del gruppo. Lasciate che i gruppi presentino i loro acquisti e confrontino i loro risultati. Chiedete loro di fornirsi feedback l’un l’altro.
- Contattate un’azienda e chiedete loro di presentare la loro attività in base ad un model canvas. Quando gli studenti visitano l’azienda, prendono appunti nel loro model canvas , una volta tornati in classe confrontano e discutono il model canvas che hanno scritto. Collegamento al model canvas https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/10/Business_Model_Canvas.png
Valutazione e discussione
Al fine di rivedere le competenze sviluppate in questo compito è importante rivedere il processo con il gruppo e il risultato raggiunto. Le domande per la riflessione possono essere:
- Chi ha mostrato abilità di leadership?
- Chi ha analizzato il compito nel modo più efficace?
- Come avete superato le barriere – o “ostacoli” nel lavoro?
- Su quali risorse avete fatto affidamento?
- Quali competenze di networking hanno supportato questo compito?
Chiedete al gruppo di riflettere sull’analisi delle competenze che hanno scelto e sulla loro capacità di affrontare la sfida / compito. Di cosa hanno bisogno all’interno del loro team per essere il “dream team” e di quali qualità avrebbero bisogno? Quali passi devono fare (personalmente e professionalmente) per sviluppare le loro abilità come membro di una squadra per questa sfida?
Attività numero 2: Il Labirinto
Materiali necessari
Ampia sala, UN SACCO di nastro adesivo – 3-4 bobine per squadra
Tempo necessario stimato
1 ora (+ debriefing e discussione)
Descrizione e linee guida
Questo è un gioco di team building che sfida i team a risolvere un problema in modo molto collaborativo. La squadra ha bisogno di scoprire un percorso attraverso un labirinto, il percorso è nascosto. Il labirinto è rappresentato da una griglia sul pavimento. Il percorso è costituito da una serie di quadrati collegati che viaggiano da un’estremità all’altra della griglia. Quando un membro del team esce dal percorso, dove ricominciare. Per rendere questo compito impegnativo, il labirinto viene risolto in silenzio. L’esercizio richiede che il team si sostenga a vicenda per avere successo. Alla fine creerà euforia nel gruppo dimostrando ciò che il team può ottenere quando si lavora insieme. Il gioco può essere modificato facendo giocare più squadre contemporaneamente, creando una competizione.
PREPARAZIONE
Difficoltà
Questo gioco può essere reso piuttosto difficile, e quindi potenzialmente molto frustrante. È importante essere consapevoli del livello di stress della squadra. Se la squadra diventa eccessivamente frustrata, mettete in pausa il gioco e concedete loro più tempo per ripensare al loro piano.
Errori
È possibile commettere errori che impediranno alla squadra di progredire. Questo può portare a una situazione in cui il team sente di aver provato tutte le opzioni disponibili e si blocca. Se la frustrazione e lo stress diventano elevati e credono di aver esaurito tutte le opzioni, fornite loro un suggerimento per sbloccarli.
COME GIOCARE
SETUP
Spazio: avrete bisogno di un grande spazio vuoto per giocare, ad esempio un cortile o una palestra o un’aula dove i banchi vengano messi contro i muri
Il progetto del labirinto:
- Disegnate una griglia di 5 quadrati per (dimensione della squadra – 2). Ad esempio, per una squadra di 9 persone, serve una griglia 5×7.
- Pensate e scrivete su un foglio un tracciato numerato con quadrati collegati consecutivi che vadano da un’estremità della griglia all’altra. Questa è una griglia di esempio per una squadra di 9-12 persone. Nota per aumentare la difficoltà il tracciato può serpeggiare avanti e indietro.
Ricreate solo la griglia sul pavimento con nastro adesivo o gesso (solo quadrati), senza il tracciato numerato. Fate ogni quadrato di circa 50 cm per 50 cm (abbastanza grande da consentire a una persona di stare in piedi).
Posizionate una sedia all’estremità finale del labirinto in modo che il facilitatore possa starvi in piedi.
REGOLE
Il team avrà tempo prima di iniziare a risolvere il labirinto per collaborare e pensare ad una strategia.
- Quando la squadra inizia a risolvere il labirinto, non è consentito parlare .
- Il team non può utilizzare strumenti per risolvere il labirinto (ad esempio non può tenere traccia su carta dei percorsi).
- Mentre il labirinto viene risolto, solo un membro del team può entrare alla volta.
- Quando un membro del team calpesta un quadrato errato, deve tornare all’inizio SEGUENDO IL PERCORSO che ha scoperto finora. Se sbagliano, devono fermarsi e riprovare a ripercorrere i loro passi fino all’inizio.
- Quando un membro del team esce dalla griglia (dopo aver calpestato un quadrato errato) non gli è permesso essere la persona successiva che entra nella griglia.
- Quando un membro del team completa con successo il labirinto, tutti i membri del team devono passare completandolo uno alla volta.
OBIETTIVO
La partita è vinta quando OGNI membro del team completa il percorso nascosto.
FACILITAZIONE
- Il facilitatore posiziona la squadra all’estremità della griglia.
- Legge le regole del gioco.
- Concede al team 10 minuti per discutere ed elaborare un piano per risolvere il labirinto.
- Ricorda alla squadra che la partita sarà ora giocata in silenzio.
- Sta su una sedia all’estremità finale della griglia, di fronte alla griglia e alla squadra.
- Dice alla squadra che può iniziare a risolvere il labirinto.
- Quando un membro del team si avvicina a un quadrato corretto, indica: “CONTINUA”.
- Quando un membro del team passa su un quadrato errato, indica: “STOP, GO BACK”.
- Quando un membro del team tornando indietro calpesta un quadrato errato, indica: “STOP, GO BACK”.
- Quando un membro del team tenta di entrare nella griglia due volte di seguito, dichiara: “STOP, GO BACK”.
FACILITAZIONE – PIÙ VARIANTI DI TEAM
Suddividete il gruppo in più squadre di 8-15 persone.
Avrete bisogno di più copie dello stesso piano griglia, uno per ogni squadra. La dimensione della griglia deve funzionare anche per il team più piccolo.
Avrete bisogno di un “Grid Master” (facilitatore aggiuntivo) per ogni griglia.
Il gioco si svolgerà come sopra, con queste eccezioni:
- Tutti inizieranno allo stesso tempo, ognuno sulla propria griglia
- Il tempo necessario per la discussione prima di giocare è ora flessibile, il team può scegliere di iniziare quando è pronto. (Questa è ora una competizione, quindi sentiranno comunque una pressione crescente ad iniziare)
- Si registrano i tempi di ogni squadra.
- Quando una squadra ha completato il labirinto, viene invitata a guardare come stanno andando le altre squadre.
Valutazione e discussione
RIFLESSIONE (domande per la discussione)
- Qual è stata la tua strategia e come l’hai creata?
- Come ti sei sentito quando ti è stato detto di fermarti e di tornare indietro?
- Com’è stato lavorare in silenzio?
- Com’è stato essere nel labirinto?
- Quanto ti sei sentito supportato dalla tua squadra?
- Come ci si sente a completare il labirinto?
RENDERE IL GIOCO PIÙ SEMPLICE
Una squadra di adulti dovrebbe essere in grado di completare questo gioco, ma se sente il bisogno di renderlo più facile, si può provare a:
- Semplificare il gioco
- Ridurre le dimensioni della griglia
- Permettere di parlare
VIDEO
I seguenti video sono utili per capire come gli insegnanti possono moderare il lavoro di gruppo